In collaborazione con la curatrice e con lo studio che ha progettato l’allestimento della mostra abbiamo realizzato la grafica dei pannelli di approfondimento, delle didascalie e della segnaletica interna al percorso espositivo.
La cifra scelta nell’ambito della mostra per rappresentare il movimento, uno dei temi che caratterizzano il Futurismo, è la diagonale: ecco allora che le opere più significative sono state esposte su pannelli che si differenziano dagli altri per forma “sghemba” e colore a contrasto in modo da risaltare all’interno delle singole sezioni in cui si articola il percorso espositivo. Lo stesso segno, un tratto diagonale, lo ritroviamo nei pannelli di approfondimento e nelle didascalie. In un percorso che si propone di dimostrare come i più grandi fra gli artisti futuristi seppero rimanere fedeli alle riflessioni teoriche enunciate nei manifesti, traducendole in immagini dirompenti, innovative e straordinariamente felici sul piano artistico, il rapporto tra manifesti e opere viene sottolineato nell’allestimento dal pannello con il titolo della sezione che, senza soluzione di continuità, diventa un leggio per le parole del Futurismo.
Con lo spirito delle parole in libertà abbiamo poi giocato nel comporre la segnaletica interna e abbiamo fatto giocare i visitatori che su una lavagna magnetica possono comporre le loro parole libere.